Giornata mondiale senza tabacco

Giornata mondiale senza tabacco

Giornata mondiale senza tabacco

Il fumo cambia la vita, ma non solo la tua!

 Oltre due anni fa decisi di smettere di fumare, fu una scelta che non avrei pensato di fare coscientemente, ma decisi di perseguirla. Il 3 aprile del 2017, mentre ripassavo la tesi per la discussione che avrei dovuto sostenere 4 giorni dopo, spensi la mia 40esima sigaretta del giorno. Erano ormai mesi che il numero di sigarette giornaliere erano aumentate, oggi quel numero sconvolge anche me.  

Oggi è la giornata mondiale senza tabacco e allora voglio ripercorrerli questi due anni. Il percorso non è stato facile, i primi 10 giorni li ho passati in casa, principalmente. Quando avvertivo il desiderio salire dallo stomaco, prendevo un bicchiere d’acqua e bevevo. Era il mio rito per uscirne, niente sostitutivi, essenze, trabocchetti. Uscirne era fondamentale per me, non sentirmi più sua schiava, era di vitale importanza. 

Una schiavitù fatta di piacere dentro a questa gabbia dorata. Poco importa leggere ogni volta che tocchi il pacchetto “il fumo uccide”. Non questo che teme un fumatore. Forse teme di morire prima di riuscire a fare l’ultimo tiro. Il problema è che questo ultimo tiro, non arriva mai nella vita.

https://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/il-fumo/smettere-di-fumare-si-puo
il mio conteggio

Ho fumato regolarmente dai 13 ai 27 anni compiuti. Mi piaceva, era quell’accessorio mai fuori moda. Era uno scudo che mi teneva separata da alcuni, ma l’oggetto di unione con altri. La sigaretta già realizzata o preparata che fosse, era per me il modo per estrarre i miei pensieri. Un po’ come faceva con la bacchetta puntata sulla tempia Albus Silente, in un film della saga di Harry Potter.

Non bastava solo la dipendenza fisica, quanto più quella mentale. Fumare, come molte altre cose, è un rito, un’abitudine, un qualcosa che si trasforma da sfizio in necessità con il passare del tempo. Mentirei se dicessi che ho smesso perché non mi piaceva più. Ho smesso perché non ce la facevo più, ero infastidita dall’odore che, sigaretta dopo sigaretta, si impregnava nei miei vestiti, nei miei capelli e nella mia anima. 

Non sono qui a dirti che devi smettere perché fumare fa male, lo sai meglio di me che fa male. Sono qui a dirti che vale la pena cercare di smettere, perché ti sentirai libero. Avvertirai anche quella sensazione di aver perso qualcosa, un amico, ma finalmente sarai libero. 

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *