Violenza civile Anche le forze dell'ordine sanguinano

Violenza Civile: anche le forze dell’ordine sanguinano

Chi se la ricorda la maestra urlatrice? Il pensiero delle forze dell’ordine, vittime di violenza civile, più volte nella carriera.

Strano leggere «violenza civile» vero? Non c’è nulla di civile nella violenza, lo so bene.

Questa è una forzatura voluta, è l’unico modo, l’unico binomio di parole che possa descrivere quello che subiscono queste persone. Loro che, con un caschetto e uno scudo, si schierano davanti a cortei senza controllo di persone che vanno ben oltre il confine di “giusto” e “sbagliato”, persone che lanciano bombe di carte, ordigni fatti in casa e oggetti contundenti per far valere la loro verità.

In una nota stampa il segretario generale provinciale dell’Ugl Polizia di Stato, Luca Pantanella, scrive:

NESSUNO HA IL BREVETTO DI ANTIFASCISTA

“È inammissibile che dietro la bandiera dell’ antifascismo una donna che si definisce insegnante possa insultare ed augurare la morte di Poliziotti e Carabinieri, incolpandoli di voler proteggere i fascisti che effettuavano il loro comizio.

Vogliamo innanzi tutto ricordare a tale donna che Migliaia di Poliziotti e Carabinieri durante l’occupazione Nazifascista sono stati deportati ed uccisi perché fedeli degli ideali di democrazia e libertà. Ne vogliamo ricordare due ad esempio come Salvo D’acquisto e Giovanni Palatucci che sono morti per salvare vite civili compiendo l’estremo sacrificio in nome del mandato che ancora oggi hanno tutte le forze dell’ordine, quello di tutelare la libertà, l’ordine e a democrazia, pertanto riteniamo le farneticanti parole di questa donna incivili ed offensive e che celano una profonda ignoranza riguardo chi sono le forze dell’ordine.

Riteniamo opportuno che i nostri figli non possano avere tale donna come docente e chiediamo alla Ministra Fedeli ed alle altre cariche dello Stato di provvedere in merito poiché insultare chi difende lo Stato significa insultare tutti gli Italiani, senza contare il danno biologico che questa donna sta provocando a tutti i ragazzi che hanno letto e sentito le sue parole e che continuamente chiedono il senso ed il perché di tali frasi, che spesso vedono come minaccia proprio ai loro genitori che sono appartenenti alle forze dell’ordine”.

Tutele

La UGL Polizia FSP ha già dato mandato al Proprio Avvocato Carlo Maiorino per tutelare l’immagine dei Poliziotti insultati dalla “Donna” in questione.

Dove stiamo andando?

La domanda sporge spontanea. Se questa persone aveva il ruolo di educare dei bambini e ai cortei urlava addosso alle forze dell’ordine, chi ci garantisce che la loro libertà di pensiero non sia stata distorta? Non devono forse essere figure obiettive, che si astengono da determinate situazioni? Non una censura, ma una vocazione. Si nasce con una tale predilezione, si rimane in una certa obiettività, non ci si può permettere di avere maestre che insultano gli altri.

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