La Collana Arkadia

La Collana Arkadia e la parabola della luce: tre libri che insegnano a guardare oltre il pregiudizio

Tra i tanti libri che circondano la mia quotidianità, la Collana Arkadia è una presenza importante oggi nella mia personale biblioteca, perché le storie scritte da Alessandra sono così intense che, talvolta, le rileggo per riscoprire dettagli, intuizioni e cogliere nuovi spunti di riflessione

La Collana Arkadia è un cofanetto che custodisce la parabola della luce che l’abile penna della scrittrice Alessandra Pacilli ha saputo tracciare nei suoi tre libri e nelle storie che li compongono e che insegnano a guardare oltre il pregiudizio. Ho conosciuto Alessandra anni fa, in occasione del Mura Festival di Verona dove eravamo entrambe ospiti all’appuntamento con le autrici. Oggi siamo amiche e, a distanza di anni, mi sento di disturbare il Sommo poeta citando una frase contenuta nel V canto dell’Inferno della Divina Commedia: «Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse» con accezione positiva, ovviamente.

Tra i tanti libri che circondano la mia quotidianità, la Collana Arkadia è una presenza importante oggi nella mia personale biblioteca, perché le storie scritte da Alessandra sono così intense che, talvolta, le rileggo per riscoprire dettagli, intuizioni e cogliere nuovi spunti di riflessione. Quando parlo di questi libri, che sono tre, li descrivo come «Fiabe per adulti» ed è molto raro trovare persone capaci di scrivere contenuti di questo tipo.

La Collana Arkadia

I tre libri di questa collana sono: Racconti dell’Alba, Racconti del Meriggio e Racconti del Crepuscolo. Titoli, questi, che trovano una coerenza narrativa tra le loro pagine. Lo stile di Alessandra è particolare, i suoi personaggi sono animali, piante e oggetti ai quali, con la sua penna, dona capacità di pensiero e introspezione per spingere il lettore a riflettere su tematiche attuali. Le parole tra le pagine sono accompagnate da immagini di abili illustratori che rendono ancora più piacevole la lettura. Le illustrazioni hanno un potere evocativo forte in questo progetto editoriale.

I miei personaggi preferiti sono Petra, Orfeo e Midnight: una formica, un albero e un gatto. Da tempo, però, ho avuto il piacere di approfondire anche Urano, lo squalo protagonista dell’ultimo libro di Alessandra, che ha accompagnato le ultime presentazioni che abbiamo affrontato insieme.

Non mi dilungherò oltre, perché rischierei di rivelare troppi dettagli ai prossimi lettori che si avventureranno nella parabola della luce della Collana Arkadia. Io consiglio vivamente di leggerli, perché dopo guarderete al mondo con occhi diversi. Tutti e tre i libri di Alessandra sono stati pubblicati da Edizioni03, che ha sede a Verona.

Chi è Alessandra Pacilli

Alessandra è, oltre che una scrittrice, una promotrice e sostenitrice di iniziative culturali nazionali e internazionali di rilievo. L’opera sua e della Fondazione Meriggio in questi anni ha portato a Valeggio sul Mincio nomi di intellettuali, letterati e artisti che spesso leggiamo sui quotidiani e nelle grandi rassegne internazionali.

Fondazione Meriggio

Fondazione Meriggio è nata qualche anno fa nella spettacolare villa in stile Liberty e Art Nouveau che si affaccia sul ponte Visconteo a Valeggio sul Mincio, dall’ispirazione e dalla visione di chi le ha dato vita: Alessandra Pacilli e Denis Faccioli.

La Fondazione organizza eventi culturali, conferenze, incontri, progetti educativi e campagne di sensibilizzazione, creando occasioni di confronto e crescita per tutte le generazioni. Collabora con istituzioni, enti pubblici e privati, con l’obiettivo di creare un impatto positivo e duraturo nella società e di promuovere un senso di appartenenza e responsabilità condivisa. Tra i progetti curati dalla Fondazione, c’è Meriggio Arte che sostiene il genio di Jorge R. Pombo e il suo «Giudizio universale» visitabile alla Fabbrica del Vapore di Milano fino al 18 settembre. Da ricordare l’opera «Terzo Paradiso» di Michelangelo Pistoletto inaugurata in località Plans, a Colfosco con i rappresentanti della fondazione omonima e degli organizzatori. Il progetto, a cura di Sandro Orlandi Stagl e Phil Mer, è stato coordinato e realizzato grazie al Cultural Hub dell’associazione culturale SMACH con il sostegno della Fondazione Pistoletto, di Fondazione Meriggio e di Paolo Mozzo di ARTantide Gallery.

A gennaio Villa Meriggio ha ospitato Prologo Celeste, una lezione su Anselm Kiefer, di Vincenzo Trione. Tra i nomi che collaboreranno con la Fondazione Meriggio c’è anche quello di Alessandro Zannier, un artista concettuale che lavora con arti visive e musica, tra scienza, ambiente e big data con opere e concerti dal taglio multimediale e divulgativo.

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